1.1 Anno di costituzione. 1918.
1.2 Forma organizzativa. Società in accomandita semplice.
1.2.1 Capitale. 125.000 lire.
1.3 Soci. Roberto De Fernex, 25.000 lire; Riccardo Hahn, 25.000; Edoardo Nicola, 25.000; Ettore Ridoni, 25.000; Pietro Villa, 25.000.
1.4.1 Sede amministrativa. Via Balangero 336.
1.4.2 Sede operativa. Via Balangero 336.
1.5 Anno di chiusura. 1920.
2.1.1 Personale direttivo. Soci accomandatari: Ettore Ridoni, Riccardo Hahn.
2.1.2 Personale artistico. Regia: Filippo Costamagna, Federico Elvezi, Ettore Ridoni, Emilio Vardannes. Soggetti: Fantasio (nome d’arte di Riccardo Artuffo), Ettore Ridoni.
Sceneggiature: Carlo Pollone.
2.1.3 Personale tecnico. Fotografia: Natale Chiusano, Luigi Fiorio, Giuseppe Sesia.
2.2.1Produzione a soggetto. 9 film.
3.1 Vicende storiche. Il 9 giugno 1918 viene fondata la Ettore Ridoni & C., che prende il nome da Ettore Ridoni, pittore e scenografo, a lungo attivo all’Ambrosio. La Ridoni & C. sembra nata sotto i migliori auspici: un capitale di media entità versato da personaggi esperti e ben conosciuti nel mondo torinese degli affari con la presenza importante di un componente della famiglia proprietaria della banca De Fernex e di Nicola, industriale e proprietario del terreno e dei fabbricati di via Balangero, mentre Ridoni apporta l’esperienza dell’uomo di cinema. Secondo le notizie dei giornali, un ruolo importante avranno anche lo scrittore Riccardo Artuffo e un regista transfuga dell’Ambrosio, Filippo Costamagna. Responsabili della gestione della nuova società, che commercializzerà la produzione con il marchio Delta Film, saranno Ridoni e Hahn.
Il programma d’attività della Delta Film è rivolto verso il genere avventuroso, con protagonista assoluto Domenico Gambino, il popolare Saetta, anch’egli uscito dall’Ambrosio e la società riesce a realizzare nel giro di un biennio otto film: se è scontato che la critica non apprezzi particolarmente le pellicole del genere, neppure il mercato risponde alle aspettative dei fondatori, incapaci di comprendere come il gusto del pubblico stia rapidamente cambiando. Deluso dal risultato, Hahn abbandona la società già nel febbraio 1919, forse in coincidenza con la morte improvvisa di De Fernex, mentre sulla stampa circolano notizie, smentite, ma significative dello stato di disagio, che annunciano l’assorbimento della Delta da parte dell’Albertini Film; un anno dopo, i tre soci rimasti, Ridoni, Nicola e la signora Semele Bertolina, vedova De Fernex, decidono lo scioglimento della società. Quanto a Gambino, confida ancora nel potere di richiamo del suo personaggio e fonda col suo nome una casa di produzione, la Saetta Film, destinata, come la Delta, a una rapida fine.
4.1 Documentazione legale. AST-AS: 1918 / v. 3, f. 151. 1920 / v. 2, f. 43.
4.3.2 Marchio. Curioso il marchio della società: la ragione sociale, DELTA FILMS, è affiancata da due piccoli cerchi in cui sono due trifogli sui cui petali sono le lettere A-C-R, di significato sconosciuto.
4.4 Bibliografia. V. Martinelli / M. Quargnolo, Maciste & Co. I giganti buoni del cinema italiano, Edizioni Cinepopolare, Gemona del Friuli, 1981, pp. 32-34.
5. 1 Film distribuiti. 1918 (1): Olì.
1919 (4): Un demone gli disse… Miss Robinson. Il salto della morte. I tre vagabondi.
1920 (3): Saetta, Saetta salva la regina. Il sotterraneo fatale.
1923 (1): Saetta contro la ghigliottina
5.2 Interpreti. Joaquim Carrasco, David D’Entremond, Jeanne Dessalle, Raffaele Di Napoli, Federico Elvezi, Tina Evarist, Erminia Farnese, Ines Ferrari, Guglielmo Ferrero, Edy Fleury, Anna Fleury, Enrico Gemelli, Ines Giannoni, Bianca Maria Guidetti Conti, Mary Hamilton Monteverde, Olì Hamilton, Bianca Maria Hübner, Bonaventura Ibañez, sig. Laudani, Antonio Mugnaini, Roberto Nardini, Giusto Olivieri, Pietro Parmentier, Giovanni Paximadi, Guido Pistono, Pauline Polaire, i fratelli Prosperi, Tina Ronay, Saedi, Saetta (nome d’arte di Domenico Gambino), Fede Sedino, Lina Spina, Luigi Stinchi, Emma Tirelli, Enta Troubetzkoy, Il cane Nabucodonosor, le scimmiette Bimo e Bami.
